2.  A. Bianchi, M. Liverani  «La rivoluzione urbana»
Rubbettino, Soveria Mannelli, 2004

The urban revolution di Vere Gordon Childe viene proposto per la prima volta nella traduzione italiana - a distanza di oltre cinquanta anni dalla sua pubblicazione nel n° 1 di aprile 1950 della rivista "Town planning review - per due ordini di motivi.
Il primo è che si tratta di un vero e proprio "classico", diffuamente citato anche se non altrettanto letto, che ha costituiro un punto di svolta in merito alla questione trattata, alla cui contestualizzazione - sia in senso diacronico che disciplinare - è dedicato il saggio di Mario Liverani che si conclude con una bibliografia essenziale di Childe e con una raccolta di studi sulla sua opera.
Il secondo motivo discende dal convincimento - esplicitato nel saggio di Alessandro bianchi - che la rivoluzione urbana di Childe costituisca un riferimento obbligato per chiunque si occupi di urbanistica e quindi, inevitabilmente, della città e delle sue origini.
La traduzione in italiano mira a rendere più agevole la conoscenza e lo studio di questo fondamentale testo, soprattutto da parte dei giovani studiosi ai quali sono principalmente dedicati gli scritti della collana "Quaderni del Sapere".

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