25.  D. Cogliandro  «Villa San Giovanni»
Biblioteca del Cenide, Cannitello (RC), 2002

Nemmeno forzando la mano si riuscirebbe a cavare un disegno, un linguaggio unitario, da una città come Villa San Giovanni. Non perché non vi sia una unità riconoscibile alla quale è possibile ricondurre analisi e riflessioni, piuttosto perché, ad oggi, la città è talmente sovrastata da un disegno discontinuo di case e strade dal quale è quasi impossibile ritrovare un’unità urbana. Ma, tempo al tempo. In virtù della digressione politica intorno al ponte sullo Stretto verrà necessario, una sorta di conseguenza, comprendere quali velleità e quali sviluppi si potranno promuovere o interdire a Villa San Giovanni.

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